Opera dei Fiori

L'Opera dei Fiori è una libera associazione senza fini di lucro, che si occupa di arte, cultura, tradizioni popolari. Creata con l'intento di valorizzare e pubblicizzare l'Infiorata artistica di Bolsena, tra le più antiche e lunghe al mondo, l'associazione estende i suoi interessi a tutte le forme artistiche e culturali e alle attività e iniziative ad esse legate. I fiori protagonisti dell'infiorata ed i fiori come simbolo della rigenerazione della natura, con le loro molteplici forme e fragranze, i mille colori e sfumature, sono l'emblema che contraddistingue e identifica l' associazione "Opera dei Fiori".
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giovedì 28 maggio 2009

Infiorata di Bolsena - qualche dettaglio tecnico

Molti dei visitatori di questo blog, cercano informazioni sulle tecniche per effettuare l'infiorata o idee per i disegni da realizzare. Ecco qualche informazione sull’Infiorata di Bolsena, anche se regole precise o regolamenti scritti da noi non esistono ed ogni gruppo prepara materiali e disegni secondo le proprie preferenze.
I disegni possono essere dei lunghi tappeti, delle guide, che vanno ad abbellire i vicoli più stretti del percorso, oppure, dove lo spazio lo permette, dei grandi quadri, anche di notevoli dimensioni. I temi sono a scelta dei disegnatori ed in genere sono di carattere religioso, con figure o soggetti simbolici, motivi geometrici o floreali, oppure ispirati o tratti da celebri opere d'arte. In tutti i casi le composizioni si rifanno alle tecniche delle vetrate artistiche e del mosaico, evidentemente tradotte in petali di fiori. La luce, invece di filtrare attraverso la trasparenza del vetro, si riflette sui petali esaltando le loro mille sfumature naturali. E quel che la vista non coglie è compensato dal profumo dei fiori che fino dalle prime ore del mattino si diffonde intensamente per tutto il paese.
Il materiale naturale che si dispone pazientemente e accuratamente, un po’ come le tessere del mosaico, è dunque costituito esclusivamente da petali, infiorescenze, semi, foglie ed altre essenze, ancora per la maggior parte raccolti nelle campagne e nei giardini bolsenesi, mentre l’unico materiale non fiorito che si adopera nella nostra infiorata, è un impasto di segatura finissima tinta con colorante nero (ognuno ha la sua "ricetta") e disposta in righe sottili in sostituzione del segno della matita sul foglio o meglio della lamina nella legatura a piombo delle vetrate artistiche. Il sottile segno nero, anche dove non serve a separare colori diversi, imprime all’opera una consistenza e una definizione di grande effetto decorativo.
Fiori, semi e foglioline maggiormente usati sono la ginestra (e ginestrone) per il giallo, rose e garofani per il rosso, il rosa e il bianco, fiori d’acacia per il bianco-avorio e foglie per il verde; i semi del fojone, cioè dell' acetosa, un’erba spontanea facilmente reperibile nelle campagne intorno al Lago, si usano da freschi per un bel punto di verde chiaro e per il marrone da essiccati. Papaveri per il rosso acceso, fiordalisi per un azzurro stupendo, la veccia per il viola-blu. Le ortensie, in tutte le loro meravigliose sfumature. Le infiorescenze del castagno, dell’ontano, della betulla, le spighe di grano, gli aghi di pino, le code-di-topo per effetti particolari. Le foglie di olivo e di mimosa per diverse tonalità di verde; semi di miglio, lenticchie, orzo perlato, panìco ed altri semini per rifiniture o sfumature e centinaia di altri fiori spontanei e dei giardini per i quali sarebbe impossibile fare un elenco completo, anche perché spesso certe specie sono usate soltanto da alcuni infioratori.
Il bozzetto del disegno è conservato in genere dal capo-gruppo, qualche volta eseguito da un disegnatore di fiducia, ed esibito con l’effetto sorpresa-meraviglia proprio nel momento e nel luogo dove sarà realizzato in parecchie e faticosissime ore.
L’unica sostanza preziosa che si spruzza sulle composizioni in fase di realizzazione o in attesa del passaggio della Processione, è l’acqua fresca per mantenere ed appesantire i petali e per la gioia degli infioratori che subiscono volentieri lo stesso trattamento conservante.
Passata la Processione, tutti a casa, sperando che siano state fatte delle belle fotografie.

Chi volesse altre informazioni più precise o dettagli particolari, può scrivere su questo blog o all'indirizzo di posta indicato qui a destra, ma sarebbe molto, molto meglio venire a vedere direttamente l'Infiorata di Bolsena.

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